Alfredo Catalani - Liriche per voce e pianoforte

Rosanna Lo Greco soprano °
Valentina Pernozzoli mezzosoprano *
Nico Franchini tenore ^
Stefano Cencetti pianoforte

 

Alfredo Catalani

Romanza (1870) *
La viola Stornello (1870) °
Ave Maria (1871 - 1872) *
Ad una stella (gennaio 1874) ^
Fior di collina (1874) °
O rea Gomorra, o Sodoma perversa (Incompiuta, 1875) °
A sera
Sognai (dicembre 1877) ° 

Chanson groënlandaise (1878) ^
L’odalisque (1878) * 
In riva al mare (1878) °
Il m’aimait tant! (1880) ^ 
Le gondolier (1880) ° ^
La pescatrice (1892) ^
Senza baci (pubbl. a stampa del 1895) *

Brevi note storiche a cura di Roberto Del Nista
Alfredo Catalani è conosciuto principalmente come operista. La produzione cameristica, tra, cui queste liriche per voce e pianoforte, è quasi del tutto ignorata. Alcune sono andate perdute; altre ci sono giunte solo attraverso fonti manoscritte; quelle pubblicate, vivente l’autore, a tutt’oggi non sono state più edite (unica eccezione In riva al mare). La loro difficoltosa reperibilità ed il sostanziale calo della fortuna critica e rappresentativa di Catalani presso l’attuale pubblico, ha di fatto reso impossibile l’inserimento di queste composizioni nei repertori dei grandi cantanti, così come buona parte di repertori liederistici legati ad altri compositori. In queste quattordici liriche la musica scelta da Catalani indugia su atmosfere malinconiche, espresse da toni minori ed andamenti lenti: rari sono i lunghi vocalizzi, le colorature, gli abbellimenti. Il canto è principalmente sillabico e l’estensione delle voci non si spinge mai in zone impervie e poco agevoli per i cantanti. Peraltro, Catalani non ha mai fatto uso della vocalità prorompente, caratterizzante i compositori della cosiddetta Giovane Scuola; il canto procede morbido, legato, ricco di fraseggio e sfumature. La parte strumentale è costituita da accordi o arpeggi a sostegno armonico della linea vocale, ma contemporaneamente include strutture a carattere orchestrale per infondere maggiore enfasi al testo. Nelle ultime liriche l’accompagnamento pianistico assume anche la funzione di contrappunto alla linea del canto, a conferma della preparazione tecnica di Catalani e del suo stile di ricerca per un’architettura musicale in continuo divenire.

Due novità in questo concerto. La prima riguarda la Chanson groënlandaise (1893), su testo di Jules Verne. Catalani stesso scrisse la trascrizione per voce e pianoforte dall'omonimo brano per voce e orchestra (op. 20), dedicandola a Sebastián Julián Gayarre (1844 – 1890), un tenore spagnolo di grande successo durante la sua epoca. In seguito, Catalani introdusse la Chanson in La Wally, trasformandola nell’aria «Ebben, ne andrò lontana», divenuta ancor oggi appannaggio dei soprani. In questo concerto, la Chanson sarà eseguita da un tenore, riportando l’originalità del brano. La seconda novità, riguarda Le gondolier. In origine, è scritto per una voce sola; considerando il carattere malizioso e scherzoso del testo, lo abbiamo trasformato in un dialogo tra tenore e soprano rendendolo più giocoso.

 

Evento realizzato dal Teatro del Giglio Giacomo Puccini con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, in collaborazione con Associazione Isabeau