Hamlet Double Bill

da Hamlet di William Shakespeare

di e con Adrian Hughes, Alberto Ierardi e Giorgio Vierda
musiche arrangiate da Alberto Ierardi (chitarra) e Adrian Hughes (flauto traverso)
costumi Adrian Hughes
produzione La Ribalta Teatro e The English Theatre Company con il sostegno de I Sacchi di Sabbia

Vincitore del premio “ShakeSphere2024”, promosso da ESFN - European Shakespeare Festivals Network

 

età dai 14 anni | durata 60 minuti
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Hamlet Double Bill è un doppio spettacolo in lingua Inglese condensato in una sola performance che unisce i due atti unici The Play's the Thing e The Rest Is Silence

The Play's the Thing, brillante, rocambolesca e piena di giochi di teatro nel teatro, è il primo atto unico del nostro Double Bill. I protagonisti sono gli Attori che nel testo dell’Amleto si sono diretti alla corte di Re Claudio per mettere in scena "La Trappola per Topi": lo stratagemma che permetterà ad Amleto di dimostrare la colpevolezza dello zio Claudio. Ci siamo immaginati che questi tre Attori siano appena tornati dal loro tour in Danimarca e che vogliano raccontare al pubblico la loro versione dell'Amleto attraverso la loro ultima produzione: “The Play’s The Thing!”. Chissà se i nostri tre Attori riusciranno a ricordarsi perfettamente gli snodi della vicenda e a raccontarla senza inciampi, fiaschi e ridicole soluzioni. Al pubblico l’ardua sentenza. 

The Rest is Silence è invece il secondo atto unico del nostro Double Bill, caratterizzato da un’atmosfera del tutto opposta al primo atto. Ci siamo immaginati che la vicenda abbia inizio temporalmente alla fine della pièce di Amleto. I protagonisti sono i due Becchini che nel testo di Shakespeare si trovano a seppellire il cadavere di Ofelia. I due, prima che faccia giorno, dovranno ancora scavare per seppellire altri cadaveri: Amleto, Gertrude, Claudio e Laerte (per non parlare di Polonio, Rosencrantz e Guildenstern). Lo ha ordinato Fortebraccio, il nuovo Re. Mentre scavano, i due incontrano nella lugubre atmosfera notturna del cimitero, come per magia, gli spiriti (Adrian Hughes) di quelli che una volta erano persone in carne (“solida, troppo solida”) ed ossa. Anche se i due Becchini sanno fin troppo bene che “tutto ciò che vive deve morire, passando dalla natura all’eternità”, entrano in empatia con i personaggi dell’Amleto e ascoltano le loro parole. È così che questi ultimi colgono l'occasione di redimersi o di raccontare la loro versione dei fatti nella speranza di non essere mai più dimenticati. 

In entrambi gli atti, caratterizzati da due atmosfere decisamente differenti, le parole che pronunciano i nostri personaggi, esclusi alcuni brevi momenti lasciati all'improvvisazione, sono tutte tratte dal testo originale di Shakespeare, sapientemente tagliate e riadattate rispetto ai diversi contesti creati. 

La musica di scena è presa in prestito sia dalla tradizione delle ballate inglesi del Cinquecento che dalla musica popolare italiana, ed è una parte fondamentale di Hamlet Double Bill, in quanto funge da ponte drammaturgico e metaforico: è sia il collante tra la prima e la seconda parte, ma anche il legame tra il mondo dei vivi e quello dei morti, tra gli attori e i personaggi e la loro possibilità di resistere al tempo.