PPP Pea Pound Pasolini. Tre irregolari del Novecento - seconda edizione
Giunge alla sua seconda edizione “PPP – Pea Pound Pasolini. Tre irregolari del Novecento” (la prima edizione, lo ricordiamo, fu nel marzo 2024), e lo fa con un importante riconoscimento: il progetto ha infatti ottenuto il prestigioso patrocinio del Ministero della Cultura, riservato a eventi e iniziative di rilevanza nazionale e internazionale che si distinguono per l’alto valore culturale, scientifico, artistico e storico. Il patrocinio del MIC si aggiunge a quello, rinnovato, del Centro studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, e alle collaborazioni con l’Associazione Amici di Enrico Pea e con il Cineforum Ezechiele 25,17.
Se la prima edizione di PPP Pea Pound Pasolini ha iniziato a indagare il filo rosso che lega i tre artisti mettendoli in dialogo tra loro, con l’intento di cercare, attraverso la mediazione del confronto e dell’esperienza culturale, una strada per superare i limiti ideologici che hanno attanagliato nei decenni autori così importanti, la seconda edizione del progetto PPP, nell’anno del Giubileo, affronterà in maniera specifica il tema del Sacro nei tre autori, tra comunanze e differenze. Un forte tratto di religiosità popola le opere dei tre scrittori, declinato in modo diverso in base alla loro origine sia geografica che culturale.
Pea, Pound e Pasolini sono artisti non facili, e restano ancora in parte etichettati come “senza patria”: ciascuno, a modo proprio, ha saputo suscitare prese di posizione e reazioni che spesso travalicano la verità profonda del loro percorso intellettuale e creativo. Il progetto che sta alla base anche di questa seconda edizione di “Pea Pound Pasolini” nasce dalla collaborazione di un gruppo di lavoro composto da Giorgio Angelo Lazzarini e Cataldo Russo (rispettivamente amministratore unico e direttore artistico del Teatro del Giglio), Luciano Luciani (storico), Giovanna Bellora (presidentessa Associazione Amici di Enrico Pea e pronipote del poeta), Simone Pellico (giornalista) e Carlo Pulsoni (Università di Perugia): li unisce il desiderio di interrogarsi, con libertà e sfrontato coraggio, su tre autori legati l’un l’altro da un’attenzione reciproca, segno di un dialogo ideale che attraversa le loro opere e le rispettive visioni poetiche, tentando di portare a regime una visione il più possibile libera e a 360°, capace di condurre il dibattito oltre ogni omologazione.
Il primo appuntamento è previsto per lunedì 17 novembre: alle ore 20.30 al Cinema Astra sarà proiettato “Il Vangelo secondo Matteo”, film del 1964 di Pier Paolo Pasolini, fedele e potente riproposizione del Vangelo secondo Matteo dal momento dell'Annunciazione alla Resurrezione di Gesù. L’operazione compiuta da Pasolini con questo film si distingue per il suo rigore e per l’approccio neorealista, che privilegia luoghi autentici del Sud Italia – tra tutti, i Sassi di Matera – e un cast composto principalmente da attori non professionisti. La proiezione della pellicola sarà introdotta da Carlo Pulsoni (Università di Perugia) e Marco Vanelli (Cineforum Ezechiele 25,17).
Ancora un film, dimenticato e poi ritrovato, riscoperto e studiato, sarà al centro del secondo appuntamento della rassegna: “Il Volto Santo” di Andrea Forzano, girato a Lucca nel 1948, dedicato alla tradizione lucchese per eccellenza in ambito religioso, quella della Santa Croce, e alla misteriosa e venerata effigie del Volto Santo. La pellicola di Forzano racconta sia la storia che la leggenda del Volto Santo, coinvolgendo artigiani lucchesi nella ricostruzione della sacra effigie e degli elementi scenici; il film rappresenta così un documento prezioso non solo della storia del cinema italiano, ma anche delle trasformazioni urbanistiche, sociali e culturali di Lucca nel dopoguerra, offrendo uno sguardo sulla sacralità come elemento identitario di una comunità. La proiezione, introdotta da Marco Vanelli (Cineforum Ezechiele 25,17), si terrà lunedì 24 novembre alle ore 18.00 nella sala convegni "Vincenzo Da Massa Carrara" del Complesso San Micheletto. Un’occasione in più per avvicinarsi al mistero del Volto Santo, il monumentale crocifisso ligneo policromo conservato da oltre mille anni nella Cattedrale di Lucca, restituito alla città e al culto il 13 settembre scorso, al termine del restauro interamente finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, promosso dall’Ente Chiesa Cattedrale di San Martino e diretto dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze sotto l’Alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Lucca Massa Carrara e Pistoia.
Lunedì 26 gennaio è in programma, al Teatro del Giglio Giacomo Puccini, una intensa giornata che vedrà al mattino l’inaugurazione di una mostra che coniuga e unisce, in un unico spazio, tre progetti specifici e speciali: “Pound libero (Ezra Pound e Pier Paolo Pasolini)” di Giuseppe Garrera; “La solitudine dell’Ala destra. Pier Paolo Pasolini e il calcio” di Piero Colussi; “Pasolini: il Vangelo secondo Matteo” di Domenico Notarangelo. Al pomeriggio, due tra i massimi studiosi di Ezra Pound – Massimo Bacigalupo e Luca Gallesi – terranno una conferenza dedicata al tema del sacro in Pound; più nello specifico, Gallesi si addentrerà ad indagare il rapporto di Pound con Pier Paolo Pasolini.
Sarà dedicata al Giuda di Enrico Pea la lettura scenica di e con Mariano Rigillo, programmata al Teatro del Giglio Giacomo Puccini per sabato 31 gennaio alle ore 21.00, con l’introduzione curata dal critico letterario Luca Padalino. Pea dedicò una parte significativa della sua produzione teatrale a un'operazione tanto radicale quanto controversa: la rilettura e la riabilitazione della figura di Giuda Iscariota. Il Giuda, che offre al pubblico un’interpretazione originale ed estranea all’ortodossia cattolica dell’apostolo che tradì Gesù, rappresenta proprio il punto di partenza della riflessione sulle Sacre Scritture del Pea che, ancora anarchico, lesse in Egitto la Bibbia del calvinista lucchese Diodati.
Nel 2026 ricorrerà l’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi, figura straordinaria e ancora oggi profondamente attuale per il suo messaggio di pace, umiltà e amore per il creato. A inizio febbraio (venerdì 6 e sabato 7 ore 21, domenica 8 ore 16) Simone Cristicchi sarà in scena con il suo Franciscus. Il folle che parlava agli uccelli incentrato proprio sul Poverello di Assisi. Uno spettacolo in cui il protagonista affronta il labile confine tra follia e santità, tema cardine della vita personale e spirituale di Francesco, e altri temi importanti ancora oggi come la povertà, la ricerca della perfetta letizia, la spiritualità universale, l’utopia necessaria di una nuova umanità che riesca a vivere in armonia con il creato.
Tutti gli appuntamenti - conferenze, proiezioni e spettacoli - sono a ingresso libero e gratuito.
I biglietti per Franciscus sono in vendita alla biglietteria del teatro.